giovedì 20 novembre 2008

Il mercato di Obama: 1° parte

Gli investirori di tutto il mondo stanno cercando di capire quali settori possono essere favoriti, o sfavoriti, dalle riforme che Barack Obama opererà dal prossimo 20 gennaio. Il giovane presidente probabilmente sarà la persona che con le proprie scelte darà forti scossoni ai mercati, nel bene e nel male,e credo che i mercati finanziari probabilmente rimarranno limitati nelle variazioni fino a tale data. Tuttavia, fra gli investitori c'è chi cerca di anticipare le mosse di Obama in modo da ottenere un guadagno maggiore: la vittoria di Obama ha già amplificato alcuni giochi di sanità, le sue proposte di assicurazione dovrebbero aumentare la domanda di medicinali generiche e quindi le aziende, produttrici di medicinali, ne trarrebbero dei cospicui benefici. L'anticipazione, quasi certa, della sua vittoria aveva innescato i declini in borsa delle aziende del carbone, perché Obama è orientato ad aumentare e favorire l'utilizzo di combustibili "puliti".

martedì 11 novembre 2008

Ergy Capital e Risanamento : +23,07%

Come vi avevo comunicato qualche settimana fa, i due titoli a quei prezzi erano scontatissimi ed appetibili. In queste settimana il loro valore è cresciuto notevolmente, entrambi ora oscillano intorno ai 0,56 €.

Ergy Capital ---- PA 0,44 € ------ VA 0,56 € ------------- +27%

Risanamento ---- PA 0,47 € ------ VA 0,56 € ------------- +19,14%

Previsione : OK!!!!!!!!

lunedì 10 novembre 2008

È crisi, ma non per tutti

di Vitaliano D'Angerio

La Quaresima è già iniziata. Stavolta le Borse hanno anticipato di poco, un paio di mesi, quello che gli ottimisti definiscono rallentamento economico e, i pessimisti, recessione. Tra quest'ultimi vi sono certamente gli strategist della svizzera Ubs che hanno tagliato in modo brutale le previsioni del Pil mondiale: dal 2,2% a 1,3% nel 2009. E hanno rilevato che è la stagnazione economica più profonda dal 1981. Forse gli analisti elvetici dovranno in futuro aggiornare tali stime inserendo la «variabile Obama». L'elezione del primo presidente Usa afroamericano sembra infatti aver iniettato una buona dose di fiducia agli americani.Al momento, però, il quadro internazionale è ancora sul depresso andante. Basta dare un'occhiata all'S&P500, l'indice delle aziende Usa più capitalizzate. Da inizio anno ha ceduto il 34 per cento. «Le valutazioni sono estremamente contenute. Le società dell'S&P500 vengono valutate circa 13 volte gli utili – rileva Pietro Cirenei, direttore generale di Bipiemme Gestioni Sgr –. È il livello di valutazione più basso da metà degli anni 70». Le attese sugli utili sono state ridotte di molto. Forse troppo, azzarda qualche gestore. Leon Pedersen, portfolio manager di Nordea: «Le valutazioni in questo momento sono attraenti in termini di p/e (rapporto prezzo-utili). Inoltre, per la fiducia del mercato, sono state decisive le misure governative di supporto alle banche. Certo, nessuno nega che siamo in recessione e di conseguenza le aziende stanno rivedendo al ribasso le stime sugli utili».

venerdì 24 ottobre 2008

FIAT sotto i 6 euro

Come previsto Fiat scende (finora) fino a 5,95 euro per azione, ed estastandosi intorno ai 6 euro, anche se credo che il suo vero valore sia di 5,6 quindi la discesa è ancora lunga.

PREVISIONE : OK!!!

mercoledì 22 ottobre 2008

Petrolio sotto i 68 $

Scivolano i prezzi del petrolio, dopo la diffusione dei dati sugli stock, che hanno mostrato un incremento superiore alle attese. Il Brent del Mare del Nord è sceso fino a quota 65,28 dollari al barile, il minimo dal 10 maggio 2007 e si è attestato a 65,82 dollari (-5,59%). Il greggio tipo Wti, invece, si è attestato a 67,84 dollari (-6%), dopo un minimo a 67,21 dollari.

PREVISIONE : OK!!!

Previsioni ABC Investimenti

COMMENTO BREVE
Mercato altamente instabile, con giornate fortemente positive e giornate di profondo rosso.
Occhio al settore automobilistico che, con il diminuire del prezzo del petrolio, potrebbe realizzare belle performance.

L'ALFABETO

> ERGY CAPITAL : l'investimento dell'anno?! Ora vale "solo" 0,47 € per azione ma attenzione finita una bolla se ne crea subito un'altra, ed io ci sono sopra a 0,44 € , e quale bolla è meglio in questo momento di quella dell'energia verde?!

> FIAT : ribasso prezzo del petrolio favorisce titoli automobilistici... anche se credo che nel caso specifico di fiat il forte calo di vendite farà scendere il titolo sotto i 6 €.

> PETROLIO : in ribasso fino ai 67-68 $

> RISANAMENTO : dall'inizio del 2007 ad oggi ha perso il 94,72% del suo valore. Ai 0,47 € attuali credo che nel giro di qualche mese possa dare qualche soddisfazione

martedì 21 ottobre 2008

Energia verde: ecco la nuova bolla?

Quando si sgonfia una bolla, in questo caso, quella immobiliare, i capitali si spostano dopo un periodo di paura da una bolla finanziaria all'altra ed è questo il momento per fare super affari: comprare azioni a pochi spiccioli e rivenderle nel giro di 2-4 anni ad un valore superiore di ben il 300-400 % almeno... Ora bisogna individuare in quale settore si gonfierà questa nuova bolla, secondo me e numerosi altri investitori questo boom colpirà il settore delle Energie rinnovabili. È un caso perfetto di potenziale bolla speculativa. Tre i motivi. Il primo è che la crescita numerica e il valore borsistico delle società che producono energia da fonti rinnovabili sono sostenuti nella maggior parte dei casi dai soldi dei fondi di venture capital, più attenti all’aumento di valore dell’azienda nel breve periodo che alla sua crescita organica nel tempo. Secondo: l’interesse degli investitori (e dei consumatori) si è accentuato in seguito all’aumento del prezzo del petrolio che rende l’energia pulita conveniente. Terzo: in tutto il mondo, e in Europa in particolare, l’energia “verde” è sostenuta da sconti fiscali.La Ue, per esempio, partecipa fino al 50% all’investimento per produrre energia solare e gli Stati Uniti sussidiano con 0,2 centesimi di dollaro ogni chilowattora prodotto con il vento. Ma incentivi e sconti sono sempre a tempo e quando non saranno più applicati emergerà che la redditività di queste aziende è tutt’altro che esaltante.