venerdì 24 ottobre 2008

FIAT sotto i 6 euro

Come previsto Fiat scende (finora) fino a 5,95 euro per azione, ed estastandosi intorno ai 6 euro, anche se credo che il suo vero valore sia di 5,6 quindi la discesa è ancora lunga.

PREVISIONE : OK!!!

mercoledì 22 ottobre 2008

Petrolio sotto i 68 $

Scivolano i prezzi del petrolio, dopo la diffusione dei dati sugli stock, che hanno mostrato un incremento superiore alle attese. Il Brent del Mare del Nord è sceso fino a quota 65,28 dollari al barile, il minimo dal 10 maggio 2007 e si è attestato a 65,82 dollari (-5,59%). Il greggio tipo Wti, invece, si è attestato a 67,84 dollari (-6%), dopo un minimo a 67,21 dollari.

PREVISIONE : OK!!!

Previsioni ABC Investimenti

COMMENTO BREVE
Mercato altamente instabile, con giornate fortemente positive e giornate di profondo rosso.
Occhio al settore automobilistico che, con il diminuire del prezzo del petrolio, potrebbe realizzare belle performance.

L'ALFABETO

> ERGY CAPITAL : l'investimento dell'anno?! Ora vale "solo" 0,47 € per azione ma attenzione finita una bolla se ne crea subito un'altra, ed io ci sono sopra a 0,44 € , e quale bolla è meglio in questo momento di quella dell'energia verde?!

> FIAT : ribasso prezzo del petrolio favorisce titoli automobilistici... anche se credo che nel caso specifico di fiat il forte calo di vendite farà scendere il titolo sotto i 6 €.

> PETROLIO : in ribasso fino ai 67-68 $

> RISANAMENTO : dall'inizio del 2007 ad oggi ha perso il 94,72% del suo valore. Ai 0,47 € attuali credo che nel giro di qualche mese possa dare qualche soddisfazione

martedì 21 ottobre 2008

Energia verde: ecco la nuova bolla?

Quando si sgonfia una bolla, in questo caso, quella immobiliare, i capitali si spostano dopo un periodo di paura da una bolla finanziaria all'altra ed è questo il momento per fare super affari: comprare azioni a pochi spiccioli e rivenderle nel giro di 2-4 anni ad un valore superiore di ben il 300-400 % almeno... Ora bisogna individuare in quale settore si gonfierà questa nuova bolla, secondo me e numerosi altri investitori questo boom colpirà il settore delle Energie rinnovabili. È un caso perfetto di potenziale bolla speculativa. Tre i motivi. Il primo è che la crescita numerica e il valore borsistico delle società che producono energia da fonti rinnovabili sono sostenuti nella maggior parte dei casi dai soldi dei fondi di venture capital, più attenti all’aumento di valore dell’azienda nel breve periodo che alla sua crescita organica nel tempo. Secondo: l’interesse degli investitori (e dei consumatori) si è accentuato in seguito all’aumento del prezzo del petrolio che rende l’energia pulita conveniente. Terzo: in tutto il mondo, e in Europa in particolare, l’energia “verde” è sostenuta da sconti fiscali.La Ue, per esempio, partecipa fino al 50% all’investimento per produrre energia solare e gli Stati Uniti sussidiano con 0,2 centesimi di dollaro ogni chilowattora prodotto con il vento. Ma incentivi e sconti sono sempre a tempo e quando non saranno più applicati emergerà che la redditività di queste aziende è tutt’altro che esaltante.

domenica 19 ottobre 2008

Classifica crack finanziari U.S.A.


Tale classifica mette in evidenza la follia e la mancanza di regole adeguate che oggi ci sono nel mondo finanziario. Basta vedere che nonostante nel 2002 ci siano stati importanti fallimenti oggi, a distanza di 6 anni, ci ritroviamo Lehman Brothers in testa a questa particolare classifica con un buco ben 4 volte superiore a quello di WorldCom, secondo in classifica. Ciò significa che si è perso la cognizione della realtà, quando si parla di un buco di 639 miliardi di dollari, vuol dire che qualcosa nell'intero sistema finanziario non va, non si ha più rispetto delle regole del mercato, non si ha più rispetto dei risparmiatori e sosprattutto non si ha più rispetto del denaro in per se.

CLASSIFICA SOCIETA' ASSET DATA

1) LEHMAN BROTHERS 639 15/09/2008
2) WORLDCOM 103,9 21/07/2002
3) ENRON 63,4 02/12/2001
4) CONSECO 61,4 18/12/2002
5) TEXACO 35,9 12/04/1987
6) Financial Corp of America 33,9 09/09/1988
7) Refco 33,3 17/10/2005
8) IndyMac Bancorp 32,7 11/07/2008
9) Global Crossing 30,2 28/01/2002
10)Calpine 27,2 20/12/2005

martedì 14 ottobre 2008

Piazza Affari : Giorno da Leone!


Straordinaria seduta di Piazza Affari che, nella sola giornata di ieri, ha recuperatopiù della metà delle perdite, con oltre 43 miliardi di capitaliazzazione. Ben 480 , circa, sono invece i miliardi recuparati in Europa. Il Mibtel ha chiuso a quota 17125 effettuando un balzo del +10,93% ( Record di Piazza Affari ) trainato da titoli come Unicredit e Telecom Italia, che rispettivamente hanno recuperato il 5,70% e l' 8,07% , che nella scorsa settimana erano tra i titoli più penalizzati.

domenica 12 ottobre 2008

A.A.A. Cercasi Toro


Dopo il pesante bilancio della settimana appena conclusa, il mibtel e l' s&p mib hanno perso rispettivamente il 21,2% ed il 21,6%, credo proprio che il fondo sia arrivato. Nella prossima settimana credo che i mercati salirano, di pochi punti, ma saliranno... l'importante è cominciare! La politica si sta muovendo è sta fornendo garanzie a cui gli investitori non possono essere indifferenti e poi i prezzi sono scontatissimi. Qualcuno, molto forte, sta speculando al ribasso su Unicredit quindi meglio stare lontani. Enel, invece, per chi vuole garanzie è un titolo solido è ottimo per un investimenti sulla lunga distanza.


giovedì 9 ottobre 2008

Tra la melma del mercato è Bastogi show


La Bastogi spa continua a stupire. Nonostante i mercati siano al tracollo, la società di Carlo Veronelli, incurante dell'aria di scarsa fiducia che si respira in questi periodi, in 6 mesi ha fatto registrare un incremento del valore del titolo uguale al 74,6% ( +61% da inizio anno ). Ciò è dovuto al fatto di una scelta indovinata da parte del CDA, il quale ha operato un progetto di scissione parziale proporzionale inversa della società a favore di Brioschi Sviluppo Immobiliare al fine di semplificare la catena societaria del Gruppo e focalizzare il proprio core business. In questo modo la Bastogi spa ha potuto dedicarsi maggiormente a tre attività: servizi per l'arte, la formazione e le attività alberghiere.

mercoledì 8 ottobre 2008

Catastrofe finanziaria? Si, ma ora si guadagna


In questi ultimi giorni abbiamo assistito ad una pesante ondata di vendite su tutte le principali borse internazionali che ricorda molto quella fase che abbiamo già vissuto 21 anni fa, sempre in ottobre del 1987. Osservando la storia e ricordando comportamenti ed emozioni già vissute riusciamo a considerare la situazione attuale nella giusta prospettiva. In quel lontano 19 ottobre, (sempre di lunedì e sempre in ottobre) l'indice Dow Jones aveva fatto segnare un pesantissimo -22,6% in un solo giorno. Pochi giorni dopo, il 26 ottobre del 1987, l'indice registrava ancora un -8%, seguito da un ulteriore perdita di -7,2% il giorno dopo. Ottobre non è proprio un buon mese per i mercati azionari e numerosi importanti ribassi sono spesso accaduti in questo periodo. Nei giorni successivi al grande crollo di -22,6%, tutti i principali quotidiani dell'epoca, dal Sole 24 ore, al Corriere della Sera, a Repubblica e così via, titolavano in prima pagina con frasi del tipo: "Peggio del 29", "Fine del mercato", "Catastrofe in borsa", "Non sarà più come prima" e così via. Meno di sei mesi dopo, gli stessi quotidiani pubblicavano titoli in prima pagina ben diversi: "Guadagni record in borsa", "Il toro dilaga sui mercati", "Rialzi record sui mercati". In sintesi tutta quella grande crisi era stata già archiviata da forti e altrettanto veloci recuperi dele quotazioni riportando la situazione alla normalità. Per fortuna i mercati vanno poche volte in prima pagina ed è giusto che sia così. Storicamente però, ogni volta che le borse sono finite sulle copertine a causa di forti ribassi, questo si è dimostrato come uno dei migliori momenti per comperare, mentre quando viceversa si sono esaltati i momenti di grandi guadagni, questo è stato il migliore momento per vendere e scappare via. Anche questa volta sicuramente sarà così.