mercoledì 8 ottobre 2008

Catastrofe finanziaria? Si, ma ora si guadagna


In questi ultimi giorni abbiamo assistito ad una pesante ondata di vendite su tutte le principali borse internazionali che ricorda molto quella fase che abbiamo già vissuto 21 anni fa, sempre in ottobre del 1987. Osservando la storia e ricordando comportamenti ed emozioni già vissute riusciamo a considerare la situazione attuale nella giusta prospettiva. In quel lontano 19 ottobre, (sempre di lunedì e sempre in ottobre) l'indice Dow Jones aveva fatto segnare un pesantissimo -22,6% in un solo giorno. Pochi giorni dopo, il 26 ottobre del 1987, l'indice registrava ancora un -8%, seguito da un ulteriore perdita di -7,2% il giorno dopo. Ottobre non è proprio un buon mese per i mercati azionari e numerosi importanti ribassi sono spesso accaduti in questo periodo. Nei giorni successivi al grande crollo di -22,6%, tutti i principali quotidiani dell'epoca, dal Sole 24 ore, al Corriere della Sera, a Repubblica e così via, titolavano in prima pagina con frasi del tipo: "Peggio del 29", "Fine del mercato", "Catastrofe in borsa", "Non sarà più come prima" e così via. Meno di sei mesi dopo, gli stessi quotidiani pubblicavano titoli in prima pagina ben diversi: "Guadagni record in borsa", "Il toro dilaga sui mercati", "Rialzi record sui mercati". In sintesi tutta quella grande crisi era stata già archiviata da forti e altrettanto veloci recuperi dele quotazioni riportando la situazione alla normalità. Per fortuna i mercati vanno poche volte in prima pagina ed è giusto che sia così. Storicamente però, ogni volta che le borse sono finite sulle copertine a causa di forti ribassi, questo si è dimostrato come uno dei migliori momenti per comperare, mentre quando viceversa si sono esaltati i momenti di grandi guadagni, questo è stato il migliore momento per vendere e scappare via. Anche questa volta sicuramente sarà così.

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