martedì 21 ottobre 2008

Energia verde: ecco la nuova bolla?

Quando si sgonfia una bolla, in questo caso, quella immobiliare, i capitali si spostano dopo un periodo di paura da una bolla finanziaria all'altra ed è questo il momento per fare super affari: comprare azioni a pochi spiccioli e rivenderle nel giro di 2-4 anni ad un valore superiore di ben il 300-400 % almeno... Ora bisogna individuare in quale settore si gonfierà questa nuova bolla, secondo me e numerosi altri investitori questo boom colpirà il settore delle Energie rinnovabili. È un caso perfetto di potenziale bolla speculativa. Tre i motivi. Il primo è che la crescita numerica e il valore borsistico delle società che producono energia da fonti rinnovabili sono sostenuti nella maggior parte dei casi dai soldi dei fondi di venture capital, più attenti all’aumento di valore dell’azienda nel breve periodo che alla sua crescita organica nel tempo. Secondo: l’interesse degli investitori (e dei consumatori) si è accentuato in seguito all’aumento del prezzo del petrolio che rende l’energia pulita conveniente. Terzo: in tutto il mondo, e in Europa in particolare, l’energia “verde” è sostenuta da sconti fiscali.La Ue, per esempio, partecipa fino al 50% all’investimento per produrre energia solare e gli Stati Uniti sussidiano con 0,2 centesimi di dollaro ogni chilowattora prodotto con il vento. Ma incentivi e sconti sono sempre a tempo e quando non saranno più applicati emergerà che la redditività di queste aziende è tutt’altro che esaltante.

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